UN MEDICO PITTORE

SERGIO LUPPICHINI

SIMBOLISMO

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LA TEMPESTA

Non arrovellarti nel ricordo
Contratto e distorto
Incapace di calmare
Quella tempesta che ti squassa
Non accasciarti nel tuo squallido deserto
Qualsiasi greto
Impervio che sia
E' il preludio di una limpida acqua
Refrigerio dell'arsura
Di comprendere te stessa

 

L'ULTIMO GIUDIZIO

L'ammasso dei corpi
Il viluppo di membra
Il gemito di vili ed eroi
Di umili e ricchi
E la morte
Un termine livellatore comune
Ma il fato non é finito
C'é un giudice che non livella
Nel suo indiscriminato giudizio

 

IL CARNEVALE DELLA VITA

Nella fatua allegria
D'una utopia bucolica
Pregna di scoppiettanti colori
E fruscianti stoffe carnascialesche
Si affaccia la tragedia umana
Nel cui sguardo domina
L'assoluto nulla.

 

UNA MORTE ANNUNCIATA

Una falce
Per completare un destino
Una campana
Per scandire il tempo che passa
E il terrore ti attanaglia
La bocca si prosciuga
Il cuore rimbomba
Per chi sarà l'ultimo rintocco?

SMARRIMENTO

  Smarrita
Tormenti le tue mani
E una luce illumina
L'angoscia scolpita nel volto
Il resto é ombra
Ombra del passato
Proiettata
Nel futuro

 

DESIDERIO

Nebulosa immagine sfuocata
Nel fumo di una sigaretta
Sensuale ed invitante
Ma eterea e fragile
Destinata a dissolversi
E resta solo il desiderio.

 

CONSERVAZIONE DELLA SPECIE

  Festa di sesso
Armonia di nudo muliebre
Estasi offerta
All'eterno desiderio
Di generare e perpetuare la vita
Che é dono di Dio
E anatema a chi osi
Toglierla

 

L'ATTIMO FUGGENTE

  Prigioniero di forze avverse nemiche fatali
Che vogliono la tua vita negata
Impari lotta col tempo
Ti aggrappi all'ultima speranza
L'implacabile clessidra
Ma nell'attimo finale
Stringerai solo
Un pugno di sabbia

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