La
pittura ad olio credo sia quella che da più soddisfazione. Fin
dall'antichità si mescolavano i pigmenti con l'olio e si stendevano
sulla tela o sulla tavola. Questi pigmenti sciolti in acqua venivano
adoperati per l'affresco, oppure per pitturare, come si dice, a
tempera.
Oggi la maggior parte dei pittori lavorano ad olio: anch'io ho
lavorato ad olio fino a poco tempo fa, ma da quando sono divenuto
allergico ai solventi mi sono adattato a lavorare a tempera e ad
Acquarello.
Fin dai tempi del liceo mi dilettavo e pitturavo con una strana
tecnica; praticamente non diluivo il colore, ma lo stendevo sulla tela
e addirittura mescolavo le varie tonalità del colore sulla tela
stessa come se fosse la tavolozza. Venivano dei lavori non troppo
accettabili per me stesso ma sicuramente d'effetto.
Ho
voluto sperimentare varie tecniche, dal pennello alla spatola; dalla
tempera all'acquarello ed ho fatte anche un paio di piccole sculture
col Pongo. Anche come stile ho voluto provare e sperimentare le molte
tendenze di moda dei vari artisti. Però sono stato sempre allergico a
visitare le varie mostre (tranne che per i maestri) in quanto non
potevo fare a meno di imitare, mentre volevo che lo stile fosse il
mio, in maniera che quando uno vede un mio quadro, bello o brutto che
sia, possa dire "questo lo ha fatto Luppichini". Qualche
volta ci sono riuscito, merito sia delle tonalità pittoriche che ho
adoperato, sia per i temi trattati. Purtroppo, vista la mia
professione, sono temi e toni cromatici che denotano impegno umano e
tristezza, cosa di cui mi si accusa. Infatti sono passato dal
paesaggio alla figura, cercando di ritrarre situazioni figurative che
potessero date un messaggio a chi guarda l'opera. Quello che
pomposamente oso dire il Simbolismo. Ho
voluto provare anche la natura morta, ma mi dice poco o forse per
potervi esprimere forti sentimenti occorre una tecnica che sicuramente
non ho.
Sicuramente
quello che mi ha sempre più gratificato è il Ritratto.
Come ritratto intendo non solo la pittura della faccia, ma tutto
quello che è insito nella persona umana. Atteggiamenti delle varie
parti del corpo, posizioni particolari, espressioni del volto: ma la
cosa che mi sembra più interessante è l'armonia e la grazia del
corpo femminile. Mi piacciono i Nudi, ma non quelli erotici. La sensualità
deve scaturire dall'armonia del corpo, non dalla volgarità del sesso
in se stesso.
Quando mi sono interessato alla natura che mi circonda non ho potuto
fare a meno di ritrarre paesaggi sia terrestri che marini. Io adoro il
mare, forse è il richiamo ancestrale della culla dove è nata la
vita. Però non resto indifferente al paesaggio terrestre. In questo
caso ho precise preferenze: l'estate con il smagliante verde, che
però appiattisce il paesaggio; la primavera con i suoi smaglianti
colori ed il suo profumo inebriante, mi fa rinascere a nuova vita dopo
il letargo invernale; inverno che per me,
già in avanti con gli anni, significa stare spesso in casa e mi da il
senso della solitudine dato che sono amante della compagnia;
l'autunno! i suoi colori caldi, i gialli e le terre che si accavallano
gli uni agli altri, queste macchie sparse in un tappeto verde
rossastro che ti fanno intravedere piante di varie specie, il ritorno
del pettirosso, l'odore della terra smossa, se vai nella compagna
vicino ai casolari dei contadini senti l'odore del vino, la gioia
delle persone che vendemmiano, la raccolta delle ulive, il gusto
dell'olio appena franto: basta, altrimenti non c'è fine alle gioie
che dà questa stagione, non ultimo il godere degli ultimo momenti di
sole, prima che arrivi l'inverno.
Ecco perché quando pitturo i paesaggi prediligo i colori caldi;
difficilmente adopero il verde puro: questo, chi guarda, deve immaginarselo,
come deve vedere con la mente i vivi momenti nell'onda e il tremolio
dei riflessi sull'acqua, quando faccio le marine. Io parlo
pomposamente di Post macchiaiolo perché
ammiro la pittura labronica, amo i macchiaioli come Fattori più degli
impressionisti, mi piacciono i colori solari aperti che possano dare
un attimo di gioia a chi guarda l'opera.
Di fianco a questo scritto ho inserito alcuni quadri, tra i pochi che
mi sono rimasti, del periodo giovanile.
Dall'alto: Verso Coreglia. Fiori a spatola. Bambini nel
bosco. La svina.
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