UN MEDICO PITTORE

SERGIO LUPPICHINI

OLIO

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La pittura ad olio credo sia quella che da più soddisfazione. Fin dall'antichità si mescolavano i pigmenti con l'olio e si stendevano sulla tela o sulla tavola. Questi pigmenti sciolti in acqua venivano adoperati per l'affresco, oppure per pitturare, come si dice, a tempera.
Oggi la maggior parte dei pittori lavorano ad olio: anch'io ho lavorato ad olio fino a poco tempo fa, ma da quando sono divenuto allergico ai solventi mi sono adattato a lavorare a tempera e ad
Acquarello.

Fin dai tempi del liceo mi dilettavo e pitturavo con una strana tecnica; praticamente non diluivo il colore, ma lo stendevo sulla tela e addirittura mescolavo le varie tonalità del colore sulla tela stessa come se fosse la tavolozza. Venivano dei lavori non troppo accettabili per me stesso ma sicuramente d'effetto.
Ho voluto sperimentare varie tecniche, dal pennello alla spatola; dalla tempera all'acquarello ed ho fatte anche un paio di piccole sculture col Pongo. Anche come stile ho voluto provare e sperimentare le molte tendenze di moda dei vari artisti. Però sono stato sempre allergico a visitare le varie mostre (tranne che per i maestri) in quanto non potevo fare a meno di imitare, mentre volevo che lo stile fosse il mio, in maniera che quando uno vede un mio quadro, bello o brutto che sia, possa dire "questo lo ha fatto Luppichini". Qualche volta ci sono riuscito, merito sia delle tonalità pittoriche che ho adoperato, sia per i temi trattati. Purtroppo, vista la mia professione, sono temi e toni cromatici che denotano impegno umano e tristezza, cosa di cui mi si accusa. Infatti sono passato dal paesaggio alla figura, cercando di ritrarre situazioni figurative che potessero date un messaggio a chi guarda l'opera. Quello che pomposamente oso dire il Simbolismo. Ho voluto provare anche la natura morta, ma mi dice poco o forse per potervi esprimere forti sentimenti occorre una tecnica che sicuramente non ho.


Sicuramente quello che mi ha sempre più gratificato è il Ritratto. Come ritratto intendo non solo la pittura della faccia, ma tutto quello che è insito nella persona umana. Atteggiamenti delle varie parti del corpo, posizioni particolari, espressioni del volto: ma la cosa che mi sembra più interessante è l'armonia e la grazia del corpo femminile. Mi piacciono i Nudi, ma non quelli erotici. La sensualità deve scaturire dall'armonia del corpo, non dalla volgarità del sesso in se stesso.
Quando mi sono interessato alla natura che mi circonda non ho potuto fare a meno di ritrarre paesaggi sia terrestri che marini. Io adoro il mare, forse è il richiamo ancestrale della culla dove è nata la vita. Però non resto indifferente al paesaggio terrestre. In questo caso ho precise preferenze: l'estate con il smagliante verde, che però appiattisce il paesaggio; la primavera con i suoi smaglianti colori ed il suo profumo inebriante, mi fa rinascere a nuova vita dopo il letargo invernale; inverno che per me, già in avanti con gli anni, significa stare spesso in casa e mi da il senso della solitudine dato che sono amante della compagnia; l'autunno! i suoi colori caldi, i gialli e le terre che si accavallano gli uni agli altri, queste macchie sparse in un tappeto verde rossastro che ti fanno intravedere piante di varie specie, il ritorno del pettirosso, l'odore della terra smossa, se vai nella compagna vicino ai casolari dei contadini senti l'odore del vino, la gioia delle persone che vendemmiano, la raccolta delle ulive, il gusto dell'olio appena franto: basta, altrimenti non c'è fine alle gioie che dà questa stagione, non ultimo il godere degli ultimo momenti di sole, prima che arrivi l'inverno.
Ecco perché quando pitturo i paesaggi prediligo i colori caldi; difficilmente adopero il verde puro: questo, chi guarda, deve immaginarselo, come deve vedere con la mente i vivi momenti nell'onda e il tremolio dei riflessi sull'acqua, quando faccio le marine. Io parlo pomposamente di Post macchiaiolo perché ammiro la pittura labronica, amo i macchiaioli come Fattori più degli impressionisti, mi piacciono i colori solari aperti che possano dare un attimo di gioia a chi guarda l'opera.
Di fianco a questo scritto ho inserito alcuni quadri, tra i pochi che mi sono rimasti, del periodo giovanile.
Dall'alto: Verso Coreglia.  Fiori a spatola.  Bambini nel bosco.  La svina.